Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Wisconsin e Pennsylvania: sono questi i sette Stati che nella notte tra il 5 e il 6 novembre decideranno l’esito delle elezioni presidenziali americane. A oggi la gara è – statisticamente parlando – un testa a testa che vede i due candidati, Kamala Harris e Donald Trump, praticamente alla pari. Lo scopo dell’articolo è riassumere brevemente quali sono gli scenari che hanno maggiori probabilità di verificarsi; a tale scopo verrà presa come fonte primaria l’analisi dei sondaggi dello statistico e giornalista Nate Silver.
Secondo Silver Trump ha il 53% di possibilità di vittoria, mentre alla Harris assegna il restante 47%. In un paese in cui la Casa Bianca è assegnata tramite i Grandi Elettori e non grazie al voto popolare, il risultato finale potrebbe apparire potenzialmente sconnesso dalla realtà sul campo. Per fare un esempio, secondo il modello predittivo sviluppato da Silver, Trump ha il 24% di possibilità di vincere tutti i sette “swing states” sopracitati, a Harris spetta invece il 15,6% di fare lo stesso. Nel caso – tutto fuorché improbabile – che uno di questi scenari si dovesse verificare, si parlerebbe di “landslide victory”, traducibile come “vittoria a valanga”.
Tra gli swing states, il più importante per la campagna elettorale è di gran lunga la Pennsylvania. Si tratta di uno stato appartenente alla cosiddetta “Rust Belt”, storicamente territorio democratico e che con i suoi 19 Grandi Elettori è il più grande tra gli Stati in bilico. In Pennsylvania si alternano grandi centri urbani, come Pittsburgh e Philadelphia, aree suburbane moderatamente abitate, e zone rurali. Secondo le ultime stime di Nate Silver, questo Stato ha il 32% di probabilità di essere lo Stato decisivo nelle elezioni di quest’anno. Importantissimo è un altro dato per comprendere quanto sia vitale per Kamala Harris vincere qui: se vincesse le sue probabilità di arrivare alla Casa Bianca salirebbero attorno all’88%, rendendo relativamente agevole il percorso per arrivare ai 270 Grandi Elettori necessari alla vittoria. Viceversa, dovesse vincere Trump in Pennsylvania, le sue probabilità di vincere sul piano nazionale salirebbero oltre il 90%, rendendo complicatissima una eventuale vittoria democratica.
In quest’ottica entrambi i partiti hanno speso centinaia di milioni di dollari negli ultimi mesi, allo scopo di convincere gli elettori indecisi a votare per loro. La spesa del comitato a supporto di Kamala Harris è arrivata a sfiorare i 300.000.000$, mentre quella del suo rivale si attesta a poco meno di 250.000.000$. Lo scopo di questi enormi investimenti è quello di promuovere spot televisivi, cartelloni pubblicitari, post sui social media e volantini sul territorio. Negli ultimi giorni entrambi i candidati hanno speso tempo, energie e denaro per tenere comizi e altre iniziative elettorali in Pennsylvania. In questo contesto la candidata democratica ha dovuto moderare alcune delle sue proposte; il passo indietro principale da lei compiuto è quello riguardante la pratica del fracking (una tecnica per l’estrazione del gas contenuto all’interno del sottosuolo), vitale all’economia statale. Trump ha invece impiegato la strategia di demonizzazione dell’avversario, non risparmiando attacchi misogini e razzisti nei confronti della sua sfidante.
Se è presto per dire quale delle due strategie risulterà vincente, è possibile però fotografare questo momento grazie ai sondaggi, tenendo presente che essi sono lo specchio del presente e non una previsione riguardo il futuro. In questo momento Trump – nella media dei sondaggi – è avanti in Pennsylvania, grazie a un vantaggio di mezzo punto percentuale (Trump: 48,4% – Harris: 47,9%). Questo vantaggio è ampiamente all’interno del margine d’errore, rendendo la corsa in questo Stato estremamente incerta. Al momento Nate Silver assegna a Harris i 46% di probabilità di vittoria in Pennsylvania.
La strategia sulla quale sta puntando Kamala Harris per vincere la gara presidenziale è quella del mantenimento del cosiddetto “Blue Wall”, composto da quegli Stati che storicamente hanno quasi sempre votato per il Partito Democratico: Michigan, Wisconsin e Pennsylvania. Se i democratici dovessero riuscire nell’attuazione di questa strategia, la strada per la Casa Bianca sarebbe in fortissima discesa, e la vittoria – seppur non certa matematicamente – sarebbe dietro l’angolo. Analizzato lo stato della corsa presidenziale in Pennsylvania, è dunque bene descrivere brevemente la situazione in Michigan e Wisconsin.
In Michigan – valevole 15 Grandi Elettori – la media dei sondaggi vede Kamala Harris favorita, con un vantaggio sul rivale di un punto percentuale (Trump: 47,6% – Harris: 48,6%). In questo momento Nate Silver assegna al Partito Democratico il 56% di probabilità di vincere nello Stato, una percentuale leggermente incoraggiante, ma non di certo rassicurante. La situazione in Wisconsin, Stato con 10 Grandi Elettori in gioco – è invece ancora più incerta: la media dei sondaggi dà Harris appena 0,3 punti percentuali davanti a Trump (Trump: 48,1% – Harris: 48,4%). La probabilità di vittoria democratica estrapolata dal modello predittivo di Silver è del 53%, rendendo questo uno tra gli Stati più imprevedibili di questa tornata elettorale.
È importante puntualizzare che la vittoria di Harris potrebbe arrivare anche tramite altri percorsi elettorali. È però altrettanto vero che la strategia di Trump ha scommesso moltissimo nella distruzione del Blue Wall, soprattutto nella sua componente più fragile: lo Stato della Pennsylvania. Solo nella notte tra il 5 e il 6 novembre si capirà quale strategia avrà avuto la meglio. Nel guardare i risultati in tempo reale è però importante tenere in mente una cosa: occhio alla Pennsylvania!
Fonti:
https://www.natesilver.net/p/nate-silver-2024-president-election-polls-model
https://www.newsweek.com/nate-silver-predicts-path-kamala-harris-probably-win-election-1975631
https://economictimes.indiatimes.com/news/international/us/trump-to-win-every-swing-state-thats- the-most-likely-scenario-as-per-this-nate-silver- model/articleshow/114594109.cms?from=mdr#google_vignette
https://projects.fivethirtyeight.com/polls/president-general/2024/pennsylvania/
https://www.forbes.com/sites/maryroeloss/2024/10/25/pennsylvania-is-this-years-most-crucial- swing-state-heres-how-harris-or-trump-could-still-win-without-it/
https://www.theguardian.com/us-news/2024/oct/26/swing-state-polls-pennsylvania-michigan- georgia-arizona-wisconsin-nevada-north-carolina
Fonte immagine: Foto di Tumisu da Pixabay (https://pixabay.com/illustrations/election-presidential-us-usa-4745282/)