Le dimissioni di Trudeau, dovute alla sua ormai cronica impopolarità, avevano portato i sondaggi a collocare il Partito Liberale sotto il 20%. Il Partito Liberale aveva subito un calo costante dei consensi già nell’ultimo quinquennio, anche alle elezioni del 2021, pur vinte dal centrosinistra, il calo dei consensi nei confronti di Trudeau fu motivo di malcontento internamente al partito. In un sistema First-Past-the-Post – maggioritario uninominale secco, in cui il candidato più votato in ogni collegio vince anche senza la maggioranza assoluta – ciò equivaleva a una sconfitta schiacciante.
Cosa è cambiato nelle settimane successive? Due fattori: Donald Trump e Mark Carney.
Donald Trump si è insediato a gennaio di quest’anno, lo stesso mese in cui Trudeau ha annunciato le sue dimissioni (pur restando formalmente in carica fino a marzo). Fin da subito, il nuovo presidente statunitense ha adottato una retorica fortemente aggressiva nei confronti del Canada, arrivando persino a chiedere esplicitamente che il Paese diventi il 51º stato degli Stati Uniti d’America. Non si è fermato lì: sui social ha più volte definito Trudeau “Governatore”, un titolo riservato ai capi degli stati federati americani. Oltre alla retorica, sono arrivate anche politiche economiche apertamente ostili. I dazi imposti da Trump, che hanno colpito gran parte del mondo, non hanno risparmiato il Canada, accusato pubblicamente di parassitismo e antiamericanismo.
Si potrebbe pensare che la politica doganale tra i due Paesi fosse stata stabilita molti anni fa, da un altro presidente, come esito di negoziati complicati: non è così. L’ultima revisione degli accordi commerciali è avvenuta durante la prima presidenza Trump, con la firma del trattato con Messico e Canada.
Di fronte a questo affronto, i leader politici canadesi hanno saputo rispondere con fermezza e decisione. Le dichiarazioni di Trudeau, nei giorni successivi all’aumento dei dazi, sono state elogiate sia dalla destra che dalla sinistra, così come le misure economiche adottate dal governo uscente. La destra, che fino ad allora aveva usato toni non molto diversi da quelli di Trump, si è trovata costretta a cambiare registro per non risultare troppo impopolare.
L’altro fattore decisivo nella rimonta porta il nome di Mark Carney, un uomo dal curriculum eccezionale ma dal carisma meno pronunciato. Carney è un economista canadese che ha ricoperto incarichi di primo piano: governatore della Banca del Canada (2008–2013), della Banca d’Inghilterra (2013–2020), presidente del Financial Stability Board e inviato speciale dell’ONU per il clima. È una figura abituata ad affrontare le crisi, e in lui molti cittadini canadesi hanno visto un’ancora di salvezza di fronte alle turbolenze esterne. Pur non avendo il carisma del suo predecessore, Carney si è presentato come una figura rassicurante agli occhi di tutti quei cittadini spaventati dai cambiamenti repentini avvenuti nell’ultimo periodo su scala globale.
Alle elezioni federali del 28 aprile, il Partito Liberale guidato da Carney ha ottenuto 169 seggi sui 343 disponibili. Pur non raggiungendo la maggioranza assoluta (fissata a 172 seggi), ha superato il Partito Conservatore, fermo a 144. Spetterà ora a Carney il compito di trovare alleati o stringere accordi con le altre forze parlamentari per formare un governo stabile — una sfida senza dubbio ardua, ma che fino a poche settimane fa sembrava del tutto fuori dalla portata del centrosinistra. L’Unione Europea, la Gran Bretagna e il Messico hanno salutato positivamente il ritorno al potere di una leadership che vedono come rassicurante, competente e stabile; d’altro canto l’amministrazione statunitense, e in particolare Trump, non hanno fatto mancare frecciatine e insulti nei confronti del Partito Liberale.
A cura di Giovanni Mozzetti
Fonti:
https://www.nytimes.com/2025/04/28/world/canada/canada-election-mark-carney-win.html
https://www.washingtonpost.com/world/2025/04/29/canada-election-results-takeaways-trump-tariffs/
https://www.ilpost.it/2025/04/30/100-giorni-trump/
Immagine presa da Pixabay (https://pixabay.com/vectors/canada-country-flag-fractal-2026425/)